Il fatto di poter dare visibilità al proprio lavoro, di poterlo mettere a disposizione degli altri, di potersene “riappropriare”, anche attraverso la successiva riutilizzazione per esercizi-gioco di consolidamento, oltre ad essere particolarmente gratificante, consente di superare una forma di alienazione che vivono i bambini, quando sono costretti a fare delle esercitazioni noiose, della cui utilità non sempre hanno piena consapevolezza, su quaderni che vanno a finire nella spazzatura.
I mezzi e gli strumenti da loro stessi realizzati sostituiscono, invece, i tradizionali esercizi e trasformano i momenti più faticosi dell’apprendimento, quelli cioè che richiedono impegno mnemonico e quindi ripetitivo, in divertenti giochi cooperativi e socializzanti.
Tutte le attività sono proposte in maniera tale da favorire lo sviluppo dello spirito di solidarietà e di collaborazione e da creare le condizioni perché sperimentino concretamente l’importanza e l’utilità di ciascuno per la realizzazione di un progetto e possano, inoltre, verificare come in un clima sereno e positivo tutti stiamo meglio e ci arricchiamo dell’apporto degli altri, mentre un’organizzazione del lavoro di tipo competitivo genera solo tensioni e conflitti e penalizza ed emargina i più deboli.
Purtroppo, quando si opera in una fascia d’età in cui gli stimoli di senso contrario, provenienti da tutte le parti, hanno già prodotto i loro effetti, non è facile modificare abitudini e comportamenti radicati. Vale, comunque, sempre la pena di scommettere e proporre valori e modelli diversi da quelli imperanti con i quali possano confrontarsi e tra i quali possano scegliere.