Sulla strada tracciata da Don Milani, , ma in questa realtà, il mio sforzo incessante in tutti questi anni è stato quello di ricercare strategie, metodi e mezzi che potessero abbattere le barriere della demotivazione e, nello stesso tempo, di inventare l’impossibile per fare acquisire a tutti, a partire dai più diseredati, conoscenze, competenze, abilità, capacità di difesa e strumenti di autonomia e indipendenza, mirando comunque a quel “massimo sviluppo di ciascuno e di tutti” di cui tanto si parla.
L’essere riuscita, poi, a coinvolgere, motivare e interessare, con semplici attività didattiche ludiformi, allievi totalmente privi di fiducia e di autostima, allievi che creavano problemi in classe con il loro comportamento e che erano considerati irrecuperabili, e vederli impegnarsi poi con entusiasmo e con successo anche in attività di tipo tradizionale al punto da far parlare di miracolo, (oltre a ripagarmi di un lavoro altrimenti impagabile e a spingermi ad andare avanti) è stata la dimostrazione che spesso le soluzioni dei nostri problemi sono più facili, più a portata di mano e più economiche di quanto si possa immaginare.
Purtroppo, quando gli interventi vengono effettuati troppo tardi, non sempre risultano pienamente efficaci né tanto meno risolutivi, come invece potrebbero esserlo se fossero attuati precocemente.