Il mio amico vocabolario
Certe mattine, un poco pesto
e ancora stanco, triste mi desto.
Lento e pigro è ogni mio gesto
e con l’animo mesto
mi lavo e mi vesto.
Poi, piano piano, mi rimetto in sesto,
vado a prendere del pane il cesto
e la colazione consumo lesto.
Quindi, vado a consultare il mio più caro testo,
il vocabolario, un vero amico e un tesoro è questo.
Lui mi rivela che non esiste besto né zesto,
mi confida i segreti sensi di sesto
e il bello e il brutto che c’è in pesto;
mi avvicina ai prodigi di un nesto
e senza parole mi lascia sul resto.
Infine, è pronto a cambiare il testo
solo per me, se io testo,
e per chiunque sappia fare testo.