I verbi ausiliari

I verbi ausiliari

Il verbo avere un giorno decise di scioperare,

convinto che non spettasse a lui fare l’ausiliare.

“Non devo più abbassarmi a servire

e sfido chiunque abbia da ridire!

Sono ricco e quindi onnipotente

in ogni tempo che mi viene in mente!”

-disse- ripassando il modo indicativo.

“Di niente invero fui, sono e sarò privo.

Io ebbi…Io avevo… Io ho… Io avrò…

e sottomesso agli altri proprio non ci sto!”

Ma passato al modo congiuntivo

cessò di essere giulivo.

E pessimo divenne l’umore generale

quando ripeté il condizionale.

Al gerundio e al participio passato

non si rassegnò ad essere liquidato.

Inutilmente provò a fare un estremo tentativo

con un atto di forza, con un imperativo.

E rimasto solo, davanti all’infinito,

comprese di essere un fallito.

Ma, giusto in quel momento, gli apparve l’essere,

il verbo , a cui si aggrappò senza esitare,

il verbo che è sempre pronto ad aiutare,

perché ha vera, piena, eterna passione ausiliare.