Didattica laboratoriale: prevenzione, apprendimento, autoverifica e autovalutazione, creatività

     Utilizzando i sussidi e i materiali proposti in sostituzione dei quaderni, gli alunni costruiscono giochi e strumenti didattici, ludiformi e non, relativi a tutti gli argomenti di studio, mentre svolgono normali esercizi quotidiani, sia a scuola che a casa. Tutti, nessuno escluso, possono così costruirsi ed avere sempre a disposizione una “ludoteca” didattica personale e personalizzata; ciò contribuisce a coinvolgere e a creare interessi significativi anche per i soggetti a rischio, inducendoli a trascorrere in maniera utile e piacevole il tempo extrascolastico; tempo in genere perso per le strade, lungo quelle strade dove molto spesso si perdono.

     Tra l’altro, le regole dei giochi, la negoziazione delle regole e la scelta di percorsi condivisi, come suggerito nelle guide didattiche, costituisce un ottimo esercizio di democrazia e di educazione alla legalità.

     Ma con i sussidi del PROGETTO G.I.O.CO., principalmente, gli alunni imparano in maniera più stabile e duratura qualsiasi contenuto, perché sono piacevolmente “costretti” a soffermarsi e a riflettere sugli argomenti trattati, sia nella fase della realizzazione dei materiali e dei giochi proposti sia nella fase successiva del loro uso, durante la quale consolidano le conoscenze, ripetendo secondo modalità ludiformi.

     Un’attività, quella della ripetizione, in genere noiosa e per questo rifiutata e poco praticata, diventa così piacevole, interessante e stimolante specialmente per gli alunni demotivati e per quelli con ritmi di apprendimento lenti, per i quali, tra l’altro, è particolarmente necessaria. Inoltre, l’esperienza dell’errore, in genere frustrante e mortificante, diventa così un momento del normale processo di apprendimento.

     Ma questa attività di ripetizione si è rivelata anche estremamente utile come momento di autoverifica; gli alunni infatti, mentre giocano, prendono coscienza delle reali acquisizioni e delle carenze personali per cui imparano anche ad autovalutarsi e a individuare gli obiettivi da conseguire. Inoltre, momenti importanti e delicati del processo di insegnamento-apprendimento come quelli delle verifiche, vissuti generalmente come sanzionatori, e selettivi e perciò con grande ansia, oltre a diventare trasparenti e condivisi, risultano realmente formativi, come dovrebbero essere sempre.

      Attraverso le didattica laboratoriale, inoltre, gli alunni possono provare il piacere di toccare, di vedere e di condividere i risultati del loro lavoro (che diversamente va a finire nella spazzatura) e di poterli riutilizzare. Ogni produzione può essere personalizzata, modificata, trasformata; ognuno vi può imprimere la propria impronta: tutti possono continuare l’opera della creazione e stupirsi davanti alle loro opere:

“Professoressa, mancu pari chi u fuci iò!!!”

(Professoressa, non sembra neppure che l’abbia fatto io!!!)

mi ha detto una volta un alunno, pasticcione e disordinato, ammirando il suo primo cruciverba ed esprimendo efficacemente, con queste semplici parole, la sorpresa, la meraviglia e la gioia che spesso ho il piacere di leggere nei gesti e negli occhi non solo degli allievi ma anche dei colleghi.

     Lavorando con i sussidi del PROGETTO G.I.O.CO, si è, infatti, sollecitati e stimolati a curare anche l’aspetto grafico ed estetico per cui, a volte, si realizzano delle vere e proprie opere d’arte.

     In conclusione, attraverso la didattica laboratoriale, gli alunni migliorano le capacità di attenzione, concentrazione e memoria e di orientamento spazio-temporale; imparano a usare mezzi e strumenti, sviluppano abilità trasversali: operative, organizzative, progettuali, logiche e critiche, di analisi e sintesi…; sviluppano la fantasia e la creatività; imparano ad autovalutarsi; acquisiscono il metodo e il gusto della ricerca, personale e di gruppo, acquisiscono e sviluppano il senso del bello; e, infine, cosa molto importante, imparano a confrontarsi, a collaborare, a lavorare insieme, in un clima sereno e positivo, per cui tutti riescono a dare il meglio di sé.