Il Progetto G.I.O.CO. (Gioco, Imparo, Opero e Coopero)

     Ho voluto chiamare Progetto G.I.O.CO. la mia proposta educativa e didattica, nonostante questo termine abbia inizialmente creato delle resistenze in quei docenti della scuola media che, pregiudizialmente, ritenevano che il gioco fosse un’attività adatta solo ai piccoli.

     Personalmente sono convinta che il gioco sia fondamentale ed importante a tutte le età; piuttosto cambiano le forme e le modalità di giocare e di rapportarsi al gioco in relazione ai contesti, alle situazioni ed ai vari momenti di vita. (Ovviamente non parlo dei giochi diseducativi, alienanti e demenziali che sempre di più dilagano tra grandi e piccoli nella società del “divertimentificio”).

     Condivido, perciò, pienamente quello che dice il filosofo Friederich Schiller e, cioè, che “L’uomo gioca solo quando è nel pieno significato della parola uomo; ed egli è totalmente uomo solo quando gioca”.

     E poi, come dice Gianni Rodari: “Val la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?”.

     L’acronimo del termine gioco (G.I.O.CO. Gioco, Imparo, Opero e Coopero), infine, esprime pienamente l’essenza della mia proposta che si basa, appunto, sul gioco, l’operatività e la cooperazione.